La verità è fra le stelle

Ci avevamo creduto, ma in realtà ci eravamo semplicemente illusi. Malgrado i grandi progressi della scienza e della tecnica nell’ultimo quarto di secolo, per scoprire se siamo veramente soli nell’Universo dovremo attendere ancora a lungo. Infatti, nel documento consegnato dal Pentagono al Congresso Usa, narrante di oltre 140 casi di presunti avvistamenti di oggetti non identificati nei cieli americani, non si arriva a nessuna conclusione certa. Non si smentisce la possibile origine extraterrestre degli Ufo, ma al contempo non si esclude nemmeno di trovarsi innanzi a una gigantesca montatura. Il rapporto, la cui esistenza è stata svelata in anteprima dal New York Times nel 2021, aveva inevitabilmente riaccesso il dibattito nella società americana sull’ipotesi che ci fosse vita nell’Universo. Come avviene in questi casi, essendo molto sottile il confine fra scienza e fantascienza, si sono riproposte le tradizionali divisioni fra credenti ( o creduloni) e scettici. Solo che questa volta, in virtù delle dichiarazioni rilasciate da personalità al di sopra di ogni sospetto, per gli scienziati non era stato così facile infrangere le aspirazioni degli ufologi. A tal riguardo, ad alimentarne le speranze, ci aveva pensato finanche Barack Obama. L’ex Presidente aveva infatti dichiarato al Late Show che ci sono decine di casi di avvistamenti documentati che riguardano oggetti che per forma, velocità e moto di oscillazione non si comprende bene cosa siano. Parole che erano state riprese da John Ratcliffe, ex direttore dell’Intelligence Usa e capo della sicurezza del Dipartimento della Difesa, il quale aveva confermato la versione di Obama, favorendo il proliferare sul web di teorie e congetture. Secondo Ratcliffe sarebbero migliaia i fenomeni inspiegabili di questo tipo osservati nei cieli d’America. Ratcliffe ha, infine, confermato che i documenti fin qui desecretati sono solo una parte di quelli in possesso del governo americano. Documenti che, come rilevato da Nyt, sarebbero stati nel corso degli anni acquisiti da una apposita Task Force presidenziale, catalogati e archiviati in modo da occultarne l’esistenza al pubblico. Ciò ha inevitabilmente accresciuto la curiosità della gente e le speculazioni della comunità (pseudo) scientifica. Da Roswell in poi sono state innumerevoli le testimonianze di chi giura di avere assistito o addirittura di essere stato protagonista di incontri ravvicinati con extraterrestri. Racconti che hanno stuzzicato la fantasia di scrittori e registi e che hanno dato vita a un prolifico filone di opere di genere. Anche l’Italia, tuttavia, non è stata immune da episodi di questo tipo. Storicamente l’avvistamento ufologico più importante nel nostro Paese, dopo quello fittizio del cosiddetto “Ufo di Mussolini”, è stato quello del 1954. L’evento, che interessò buona parte dell’Europa sud occidentale, si osservò in Italia, soprattutto a Firenze e a Roma. A Firenze, durante  l’amichevole fra la Fiorentina e la Pistoiese, furono visti volteggiare sopra il Franchi centinaia di dischi volanti di forma sfericoidale. In quell’occasione gli alieni lasciarono anche concreta presenza del loro passaggio. Sulle strade di Firenze furono, casualmente, rinvenuti resti di una strana sostanza silicea di origine sconosciuta. Materia ritrovata giorni dopo a Roma, dove un ufo di grandi dimensioni fu osservato da decine di persone al crepuscolo del 19 Ottobre. In tale circostanza alcuni testimoni riferirono anche di presunti incontri con extraterrestri non giudicati, tuttavia, verosimili da parte delle autorità inquirenti. Eppure qualcosa di vero c’è sicuramente, non potendo liquidarsi l’intera faccenda come mera suggestione collettiva. Certamente, non sposando in pieno le tesi più fantasiose relative a rapimenti alieni ed omini verdi che escono dalle astronavi, si può tentare una mediazione fra fede e scienza, fra credere e non credere. Scientificamente è notizia ormai certa che a migliaia di anni luce da noi vi sarebbe una galassia, molto probabilmente abitata e con un sistema solare simile al nostro. La presenza poi di tracce di acqua su Marte e minerarie su Venere non hanno mai escluso pienamente la possibilità che in essi ci sia stata, anche miliardi di anni fa, qualche forma di vita. Ciononostante, queste evidenze scientifiche non confermano l’esistenza di vita aliena né necessariamente hanno attinenza con la vista degli Ufo. Come è stato coerentemente spiegato da esperti della NASA, quelli che vengono spacciati per velivoli extraterrestri potrebbero altro non essere che palloni sonda, meteorologici o non, che impiegano una tecnologia avanzata a scopi scientifici o militari. L’iperacusica, a tal riguardo, spiegherebbe tanti misteri e susciterebbe qualche preoccupazione di natura politica. In buona sostanza, si rientrebbe nella classica competizione fra superpotenze dove si gioca a guerre stellari, lasciando credere all’uomo comune che sia prossima la conquista della Terra da parte degli alieni. Uno scenario, dunque, simile a quello narrato nella Guerra dei Mondi di H.G. Wells e che ci lascia con una domanda fondamentale: è così assurdo credere che non siamo soli nel cosmo? Per avere la risposta basta guardare in cielo, fra le stelle.

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